Ilembula, 24/01/2017

Da tempo volevo scriverti, ma ho sempre rimandato perché ero a corto di pensieri. Per mesi sono stato concentrato sulla messa a punto della chiesa parrocchiale. Il 30 dicembre l'abbiamo inaugurata e pertanto quel pensiero è passato. Ora pertanto sono più decontratto. Tra le opere che mi hanno chiesto di mettere in cantiere c'è il convento delle suore di clausura CLARISSE. Attualmente sto cercando qualcuno che se ne occupi e poi è un'opera che verrà realizzata a 300 km da qui e pertanto non sono coinvolto più di tanto. Il mio compito è quello di cercare fondi e persone che dirigano i lavori. Ho già mosso qualche pedina: vediamo se qualcun altro si muoverà. La chiesa è riuscita molto bene: tutti i partecipanti all'inaugurazione sono stati meravigliati. Un grazie speciale va al gruppo alpini di Giussano e a coloro che hanno contribuito con le idee e il lavoro. Grazie.
Questo mese di gennaio è stato poi segnato da un avvenimento doloroso: il 12 gennaio è morto mio fratello padre Cesare, religioso della congregazione dei Pavoniani. Avrebbe compiuto 80 anni quest'anno. É stato sopraffatto da certe emorragie interne che lo hanno perseguitato tutta la vita. Erano sempre riusciti a tamponarle bene, stavolta, forse anche per l'età avanzata, i medici non hanno avuto successo e così è tornato alla casa del Padre. É stato sepolto a Malonno il 14 gennaio e io sono riuscito ad arrivare due ore prima del funerale. Di sette fratelli che eravamo, rimaniamo in quattro. Venerdì scorso, il 20 gennaio sono arrivato di nuovo a Ilembula per continuare il mio solito lavoro.
Quest'anno siamo molto preoccupati per l'andamento del tempo. Sta piovendo pochissimo. I meteorologi hanno già predetto che ci sarà siccità. I nostri campi qui alla missione per il momento procedono bene, ma altrove, anche non lontano, il granoturco è già seccato. Qualcuno ripianta e qualcuno ripiega su colture necessitanti di meno pioggia. Qualcuno pianta patate dolci, qualcuno manioca e altri tentano con graminacee che arrivano a maturazione in tempi più brevi. Non tutti però hanno le sementi e il saper fare necessario. Tramite i suoi agronomi il governo sta aiutando i contadini a trovare soluzioni alternative. Il fatto è che la scarsità di piogge sta colpendo tutta la Tanzania. In Kenya e in Somalia è ancora peggio. Nella regione di Njombe, almeno in certe aree, sta piovendo alimentando almeno un po' i fiumi. Ogni pomeriggio, verso le ore 15, scrutiamo il cielo per vedere se c'è pioggia in giro. Capita di vedere nuvoloni nerissimi andare a scaricare il loro prezioso fardello altrove. Ma dove? Se tutti si lamentano per la siccità? Naturalmente ogni fedele di qualsiasi religione invoca il suo Dio. Adesso si moltiplicano anche le riunioni di preghiera ecumeniche: l'unione fa la forza. Chissà che Dio non ci prenda a misericordia. Il governo sta già incitando gli allevatori a vendere il loro bestiame finchè non è ancora ridotto a pelle e ossa. Il consiglio è buono ed è già stato dato in varie parti dell'Africa in occasione di siccità. Il consiglio è molto saggio anche se molti tardano a seguirlo.
Non voglio tirare conclusioni da filosofo o da uccello di malaugurio. Qui la fiducia in Dio non viene mai meno anche se sei con le chiappe per terra. Prendiamo nota.
Auguri per il 2017. Tarcisio

Ilembula, Quaresima 2016

Amica, amico mio,
Quest'anno sono in ritardo per una riflessione quaresimale. Il ritardo è dovuto in gran parte a quella mia fondamentale difficoltà ad esprimermi per iscritto. Del resto mi esprimo poco anche a voce. Inizio per dirti che di salute sto bene. Sono aiutato da alcune persone nella realizzazione dei programmi. Ora ci stiamo preparando al triduo pasquale nel quale battezzerò gli adulti.
Quest'anno avremo pochi battesimi: è probabile che chi desiderava diventare cattolico lo ha fatto negli anni scorsi. Quest'anno il tema quaresimale è dedicato al perdono. Il motto è questo:”CHI ODIA SUO FRATELLO É NELLE TENEBRE, CAMMINA NELLE TENEBRE” 1 Giovanni 2,11.
Per noi “essere nelle tenebre e camminare nelle tenebre” consiste nel conservare vecchi rancori, odi inveterati senza tentare di liberarsene. Anche qui ci sono persone, famiglie che si serbano rancori di anni pur dicendosi cristiani. Secondo san Giovanni tali persone vivono nelle tenebre, cioè sotto la guida del demonio. Quindi durante questa quaresima ognuno è invitato ad esaminare la propria situazione di relazione con gli altri. Se si trovano situazioni di inveterato rancore, bisogna perdonarsi e cancellare tali situazioni. Se non ce la fai da solo, fatti aiutare da chi ti è vicino o dalla comunità cristiana. Non so come stiano rispondendo i membri della comunità: comunque il messaggio è stato recepito.
Le piogge sono state molto abbondanti e i vari cereali sono cresciuti molto. In questi giorni la pioggia si è fermata permettendo al sole di fare il suo lavoro. Anche qui stiamo vivendo un periodo più caldo del normale. L'ambiente è di un verde molto lussureggiante.
Quanto ai lavori della chiesa, progrediamo lentamente. Una ditta africana di Makambako ha fatto le finestre in alluminio. Ora, sotto la direzione di Gabriele Zaina, stiamo dando il colore all'esterno. A giorni attendo l'arrivo di Mauro, piastrellista di Sellero, per il pavimento. Penso che la inaugureremo alla fine dell'anno o all'inizio del prossimo anno. Ti farò sapere: non diramerò inviti ufficiali, ma sarò lieto di accogliere chi vorrà venire a condividere tale gioia.
Non intendo scriverti di nuovo per Pasqua e pertanto ti auguro una santa Pasqua. Questa è la più importante celebrazione liturgica. É la risurrezione di Gesù che fonda il nostro essere e il nostro agire. Con Lui tutto riceve un senso.
Auguri. Cristo vive. Don Tarcisio