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Aggiornamento 2022

Il Progetto Prematuri è nato 4 anni fa e da allora continua a crescere grazie ai donatori.
Sostenendo il progetto prematuri si sostengono i ricoveri di tutti i neonati, nati o trasferiti presso il Saint Joseph, con un peso inferiore a 1,6kg e di tutti i neonati in difficoltà; inoltre si sostiene il follow up completo per tutti i dimessi dalla NICU.
Il ricovero di un neonato prematuro può durare anche alcune settimane, se non mesi, e Pamoya si prende carico delle spese relative al ricovero, alla terapia e ai dispositivi necessari per le cure, e agli esami e alle visite durante il follow up.
Per sostenere il ricovero completo e il follow up di un neonato in media sono necessari 75euro.
Nel 2022 è stato completato da Pamoya Onlus il progetto di costruire e rendere funzionante il reparto di Neonatologia presso il Saint Joseph Hospital di Ikelu.
Oltre alla costruzione dell’edificio, Pamoya ha allestito anche l’interno del reparto, con incubatrici, pompe per infusione, una lampada per la fototerapia e altri dispositivi necessari alla cura dei neonati.
L’inaugurazione è avvenuta ad Aprile 2022 ma il reparto era già funzionante da Gennaio.
Oltre ai neonati prematuri, anche quelli nati a termine ma con patologie hanno iniziato ad usufruire dei servizi della neonatologia.
Molte madri hanno deciso di partorire a Ikelu grazie al servizio offerto dalla NICU, e molte altre hanno trasferito i loro neonati da altre strutture ad Ikelu per poter ricevere le cure migliori.
In totale nel 2022 sono stati ricoverati 342 neonati presso la terapia intensiva neonatale del Saint Joseph Hospital.
Il 25% di questi è nato prematuro con un peso alla nascita inferiore ai 1600g.
Il 32% dei neonati non è nato ad Ikelu ma è stato trasferito da altri ospedali o dispensari su richiesta della madre.
Purtroppo alcuni neonati sono deceduti, in particolare quelli arrivati in reparto in condizioni molto critiche e alcuni dei più piccolini, nati con un peso inferiore a 800g.
Per migliorare il servizio e far si che non ci siano più perdite tra i piccoli pazienti della NICU, è necessario un costante aggiornamento del personale sanitario, e questo refresh avrà luogo grazie ad una collaborazione con Il Rotary di La Spezia, il Centro di Simulazione NINA di Pisa e i Neonatologi dell’ospedale universitario di Pisa, che hanno già iniziato un corso di aggiornamento per gli infermieri e i medici della neonatologia e della sala parto.
Inoltre è necessario l’ampliamento del materiale a disposizione, ovvero isole per la rianimazione neonatale, una C-Pap, pompe per infusione e altri dispositivi che ancora mancano all’ospedale di Ikelu.

Per donare e sostenere il progetto
Causale:
Progetto Prematuri
Coordinate Bancarie:
BANCA POPOLARE DI SONDRIO Filiale di Edolo (BS)
ABI: 05696
CAB: 54470
CIN: O
IBAN: IT51O0569654470000055555X61

Stanza adibita ai prematuri e/o ai neonati con peso alla nascita inferiore a 2500 g e ai neonati richiedenti assistenza specifica

Cari donatori,
non ho parole per esprimere la gratitudine che provo per tutti gli aiuti che abbiamo ricevuto per questo progetto rivolto ai bimbi prematuri e non solo del nostro ospedale, il Saint Joseph Hospital di Ikelu, Tanzania.
Grazie ai vostri aiuti i lavori sono cominciati prima del previsto, e adesso sono a buon punto perciò entro Natale riusciremo ad ospitare le prime mamme con i loro bimbi!
Come era già stato scritto nel progetto, per i lavori abbiamo deciso di scegliere una stanza della maternità precedentemente destinata all’assistenza delle mamme dopo taglio cesareo (quest’ultima è stata semplicemente spostata). Abbiamo scelto questa stanza perché provvista di bagno (che non era più stato utilizzato) in modo tale da risparmiare su alcune spese. Sono bastati quindi pochi lavori per rimetterlo in sesto, e una bella pulizia! Adesso le mamme potranno utilizzare questo bagno senza doverlo condividere con tutto il reparto, diminuendo la possibilità di contrarre infezioni e malattie e di trasmetterle ai piccoli.
La porta di tale bagno e quella di entrata della stanza sono state cambiate con due porte di alluminio più resistenti. Anche le vecchie finestre in legno sono state cambiate. Alle pareti sono state affisse delle assi di legno alle quali sono poi stati attaccati dei pannelli per creare una camera d’aria per l’isolamento. I lavori della stanza sono quindi quasi finiti perché ora ci manca solo l’isolamento del soffitto. Qualche materiale ci arriverà con il container a Gennaio/Febbraio 2019 e qui ne approfitto per ringraziare di cuore chi ci ha donato alcune cose destinate alla stanza come una nuova stufa, lo sterilizzatore pediatrico, una bilancia digitale, un fasciatoio/armadio e ringrazio di cuore anche l’associazione Aurora di Genova per averci donato un’isola neonatale che arriverà con il prossimo container che partirà. Adesso non ci resta che procurarci gli strumenti per una buona assistenza e organizzare i registri e le cartelle.
Mi sembra giusto e doveroso riportare qualche cifra, perciò: Al momento abbiamo ricevuto: 4905 euro (Grazie!!!)
Per i lavori relativi alla stanza, compreso il bagno, fino ad ora sono stati spesi: 930 euro. Prossimi acquisti previsti:

  • Tavolo: circa 50 €
  • Pulsossimetri: circa 300 €
  • Incubatrice: circa 5.000 €

Non appena saremo riusciti ad acquistare queste cose, in base alle risorse e alle necessità dell’ospedale, valuteremo quando acquistare altri strumenti per l’assistenza al neonato.

Grazie ancora di cuore a chi ha donato, a chi si è interessato, a chi sostiene e incoraggia il progetto in qualunque modo, a nome mio, dell’associazione Pamoya Onlus, a nome del Saint Joseph Hospital di Ikelu e ovviamente a nome di tutte quelle mamme e quei bimbi che cominciano ad usufruire di questo servizio… tutto questo grazie a voi!!!
Al prossimo aggiornamento, Buon Natale e anno nuovo!!!

Marta Scarzella

All’interno del reparto di maternità del Saint Joseph Hospital si trova una stanza adibita all’assistenza del neonato pretermine (nato prima della 37a settimana di gestazione) e/o con peso alla nascita inferiore a 2.5 kg, causa del 60-80 % delle morti perinatali secondo i dati della World Health Organization e di un’alta probabilità di morbilità perinatale. Questa categoria di neonati, infatti, richiede un’assistenza specifica per quanto riguarda la nutrizione, il mantenimento della temperatura corporea, l’igiene generale e del cordone ombelicale e la diagnosi e il trattamento precoce di eventuali infezioni e complicazioni. Inoltre nella stanza vengono ospitati neonati che hanno bisogno di assistenza specifica e continua come nel caso neonati portatori di patologie e malattie infettive, neonati con un ritardo di crescita o un distress fisico dovuto a varie cause come l’asfissia neonatale, neonati con un indice di Apgar inferiore a 7 dopo la nascita e ai neonati orfani in attesa di un care giver.

Una delle tecniche utilizzate per l’assistenza al neonato con un peso alla nascita inferiore a 2.5 kg è la Kangaroo Mother Care (KMC) (vedi Appendice) che prevede il contatto pelle a pelle tra madre e bambino 24 ore su 24 durante il ricovero ospedaliero e/o la permanenza a casa. Questa tecnica, oltre ad essere ritenta una delle migliori in termini di sicurezza ed efficacia anche qualora l’ospedale offrisse strumenti specifici come l’incubatrice, risulta essere la scelta più economica laddove vi sono insufficienti risorse. Al momento la stanza offre un piccolo spazio nel quale sono disposti due letti destinati al ricovero della madre accompagnatrice del neonato, un unico lettino con spondine provvisto di un materasso per i neonati che hanno bisogno di assistenza specifica, un mobile con alcuni strumenti per l’assistenza al neonato, una bilancia e una stufa elettrica che riscalda la stanza. I problemi relativi a suddetta stanza sono:

  • Lo spazio: la stanza ha la capienza di al massimo due letti, insufficienti a ospitare altre mamme per la KMC nel caso ci fossero più di due bambini con un peso alla nascita inferiore a 2500 g. Inoltre il poco spazio costringe a mettere vicini neonati prematuri e neonati portatori di patologie talvolta contagiose.
  • La dispersione termica: la finestra e la porta sono di legno, e questo è insufficiente al mantenimento di una temperatura adeguata senza un eccessivo consumo della corrente elettrica che alimenta la stufa.
  • La stufa che viene utilizzata non è sicura e comporta un eccessivo utilizzo di energia elettrica (durante le ore notturne consuma più dell’intero ospedale).
  • Inadeguato materiale per un’assistenza specifica al neonato.
  • Mancanza di lavandino e acqua per il lavaggio sociale delle mani.
  • Mancanza di servizi igienici destinati solo alle mamme che stanno a contatto con i neonati prematuri.

Il progetto di ampliare e migliorare la stanza per i prematuri nasce quindi non sono dall’esigenza di migliorare la qualità del servizio ma anche da un aumentato numero di nascite e trasferimenti di neonati con un peso alla nascita inferiore ai 2.5 kg. Il Saint Joseph Hospital di Ikelu infatti è l’unico ospedale della zona ad offrire una stanza riscaldata, seppur piccola, per i neonati pretermine e/o con basso peso alla nascita. Da Agosto 2017 ad Agosto 2018 sono stati registrati 90 bambini con un peso alla nascita inferiore ai 2.5 kg e 14 morti perinatali su un totale di 1229 nascite.
Secondo una media calcolata con il numero totale di neonati nati con un peso inferiore a 2.5 kg diviso i mesi di un anno, la stanza accoglierebbe circa 7 madri con 7 neonati a carico in un mese per la durata della Kangaroo Mother Care per un periodo di degenza che può durare settimane e questo dimostra un inadeguato spazio. Solo il 12% dei 90 neonati con un peso alla nascita inferiore a 2.5 kg da Agosto 2017 ad Agosto 2018 ha usufruito della KMC.

Progetto

Il progetto di ampliare la stanza per i neonati con un peso basso alla nascita e adibirne una per i neonati richiedenti assistenza specifica, prevede lo spostamento della stanza per la KMC, adesso adibita ad entrambi i servizi, in una stanza più grande provvista di servizi igienici adesso destinata al ricovero delle mamme dopo parto. Si farà in modo che nella stanza sia mantenuta una temperatura adeguata per il ricovero delle madri con i loro bambini e per questo motivo saranno cambiate le finestre e la porta e isolate le pareti. In tale stanza le mamme saranno istruite circa la tecnica della Kangaroo Mother Care. Inoltre sarà presente e a disposizione delle mamme e del personale sanitario i protocolli e le linee guida della tecnica stessa. Il personale sanitario sarà formato adeguatamente sulla tecnica della KMC e la cura del neonato con basso peso alla nascita. Saranno compilati fogli apposta per il controllo dei parametri vitali, l’alimentazione, il peso, gli input e output del neonato. Saranno presenti le cartelle cliniche di ciascun bimbo. La stanza sarà dotata di propri ausili per la pulizia e sarà inoltre possibile cambiarsi le scarpe all’entrata in modo tale da tenere la stanza il più pulita possibile. La piccola stanza che adesso offre entrambi i servizi sarà invece destinata all’osservazione e al trattamento dei neonati che richiedono una particolare assistenza e che non possono usufruire della KMC (neonati con un peso inferiore a 1200 g, neonati con sepsi o patologie di varia origine).

Lavori

I lavori quindi includeranno:

  • Isolamento delle pareti;
  • Cambio di finestre e porte;
  • Lavori di manutenzione dei servizi igienici.

Inoltre verranno aggiunti:

  • 5/6 letti con lo schienale regolabile;
  • 2/3 letti/culle per i neonati in attesa;
  • 1/2 mobili per strumenti, medicinali e il materiale di ciascuna madre;
  • 1/2 stufe a basso consumo energetico;
  • Termometro da parete;
  • Tiralatte;
  • Orologio da parete;
  • Bilancia digitale;
  • Kangaroo Registration Book;
  • Ordering Books;
  • Contenitori per lo smaltimento dei rifiuti;
  • Ausili per la pulizia;
  • Sterilizzatore pediatrico.

Gli strumenti che dovranno essere sempre presenti nella stanza per l’assistenza specifica saranno:

  • Pulsossimetri per neonati (almeno 3);
  • Termometri pediatrici;
  • Ambu pediatrico;
  • Concentratore di ossigeno;
  • Aspiratore con cannule;
  • Tubo naso-gastrico per neonati;
  • Materiale per terapia (ago cannula pediatrico, garze, siringhe, cotone, disinfettante…);
  • Medicinale vario;
  • Coperte o materassino termico;
  • Isola neonatale;
  • Incubatrice.

Costi

Qua sotto sono elencati i costi approssimativi del materiale mancante:

  • 3 finestre e 2 porte in alluminio: 650 €
  • Lavori per la stanza e mobili: 1000 €
  • Termometri da parete: 50 €
  • Bilancia digitale: 50 €
  • Stufe per il riscaldamento: 100 €
  • Coperte/materassini termici: 50 €
  • Sterilizzatore pediatrico: 70 €
  • Termometri pediatrici: 20 €
  • Pulsossimetri per neonati: 300 €
  • Incubatrice: 5.000 €

Per un totale approssimativo di 7.210 euro.

La Kangaroo Mother Care (KMC)

La tecnica della Kangaroo Mother Care (KMC), destinata ai bambini con un peso alla nascita inferiore ai 2.5 kg e con parametri vitali stabili, prevede contatto pelle a pelle tra madre e bambino 24 ore su 24. Questo permette una stabilizzazione dei parametri cardio respiratori del bambino e una regolazione del livello della sua temperatura corporea meglio di qualsiasi strumento. La tecnica include anche l’allattamento al seno esclusivo e frequente. Le evidenze scientifiche sull’utilizzo della Kangaroo Mather Care sui neonati con peso basso ala nascita senza nessun problema medico hanno dimostrato che:La KMC si può paragonare alle cure convenzionali (incubatrici), in termini di sicurezza e protezione termica utilizzando come parametro la mortalità.La KMC, facilitando l’allattamento materno, offre evidenti vantaggi in caso di severa morbilità. La tecnica contribuisce a l’umanizzazione della cura neonatale e ad un miglior legame tra madre e neonato.La KMC, sembra abbia un effetto benefico anche sul benessere della madre in termini di stress e autostima. Aumenta l’empowerment in quanto la madre si sente partecipe e collaborante nell’aiutare il proprio bambino facendo qualcosa di positivo per lui.Secondo alcuni studi, quindi, si conclude che la KMC deve essere incoraggiata, sopratutto nei paesi in cui mancano altri strumenti per la gestione del basso peso alla nascita in quanto migliora l’outcome non solo neonatale ma anche materno e familiare.

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